Il mistero dei due frati uccisi da meteoriti

Nasciamo con l’idea che il cielo e la terra siano due cose separate, ma ogni tanto l’universo arriva a contraddire le nostre idee in proposito. Per esempio quando piovono rocce dal cielo, a volte addirittura ferendo o uccidendo persone. Due di queste storie sono avvenute in Italia, entrambe in Lombardia.

Ci sono due racconti in territorio italiano che vedono protagonisti meteoriti e, in entrambi i casi, uno sventurato monaco. Il primo Γ¨ quello del 4 settembre 1511 a Crema: secondo vari racconti alcuni frammenti del “bolide di Crema” avrebbero ucciso un monaco, una pecora e alcuni uccelli. Sarebbero servite non una ma numerose meteoriti per riuscire nell’impresa di colpire cosΓ¬ tanti bersagli, e in ogni caso sembra abbastanza improbabile che tutte queste rocce abbiano fatto centro. Tuttavia non sembra esserci molto spazio per dubbi sulla realtΓ  di quell’evento meteoritico, bersagli colpiti o meno. Meno chiara Γ¨ invece la veridicitΓ  della morte del monaco.

Il secondo evento risale invece al periodo tra il 1633 e il 1664 e vedrebbe di nuovo protagonista un monaco, un francescano milanese, colpito alla gamba da una meteorite e morto a causa della ferita. Questo racconto Γ¨ spesse volte citato in tandem con quello del 1511. I dettagli sono in una ricerca del 1973 di Vincenzo de Michele del Museo di Storia Naturale di Milano, il quale ha unito un racconto completo della vicenda pubblicato nel 1664 a un disegno che ritrarrebbe proprio la meteorite. Questo disegno, custodito nella Biblioteca Ambrosiana, risale al museo Settala, una wunderkammer milanese ricchissima di oggetti e cimeli di ogni sorta. Raffigura una pietra spaccata in due, con la didascalia β€œpietra del fulmine qual amazo un frate zocholano” (zocholano era un nome dialettale per francescano) che porta chiaramente a un evento meteoritico.

Ma gli incidenti da meteorite non capitano cosΓ¬ spesso, la prossimitΓ  temporale e geografica, oltre che “clericale”, delle due vittime Γ¨ perlomeno sospetta. Ecco perchΓ© negli ultimi mesi ho lavorato a uno studio, ora pubblicato sul Journal of Astronomical History and Heritage, che approfondisce la questione. Spoiler: nel 1511 probabilmente non Γ¨ morto nessuno e l’errore storiografico risalerebbe a nientemeno che Alexander von Humboldt. Potete leggere la pubblicazione qui, e vi racconto tutto con calma, in un video.

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