Rocca Calascio

Eravamo nei pressi di Barisciano, sulla strada per arrivare a Santo Stefano di Sessanio (il nostro punto di partenza per arrivare alla Rocca), sul rettilineo della strada statale 17. Ci siamo fermati per uno scatto a questa piccola cappella. Non era di particolare bellezza l’edificio in sé, ma la luce da cui era colpito meritava una sosta.

La vera emozione è stata però quando, girandoci, abbiamo visto, silenziosissimi, ben cinque cervi al trotto. Hanno attraversato la statale e poi si sono diretti placidamente verso il bosco. Non un suono, non un colpo delle zampe sull’asfalto: erano completamente muti. Sono riuscito a fargli solo una foto, ma già erano un elemento del paesaggio.

Abbiamo impiegato molto tempo ad arrivare a Santo Stefano, era un continuo fermarsi per i panorami, per le nubi e per i rapaci.

Una poiana in volo sulle nostre teste

Santo Stefano è un bellissimo borgo medievale, anche se non particolarmente fotogenico in questo periodo di ristrutturazioni post-terremoto aquilano. Da un piccolo laghetto partiva il nostro sentiero, una buona sfacchinata di 500 metri di dislivello in un’ora di cammino.

Sono bastati le prime decine di metri di dislivello a far comparire il Gran Sasso da dietro i monti
Tra le rocce, un fiore di zafferano abruzzese

A quasi 1500 metri di altitudine, nel cuore dell’Abruzzo, si trova la fortezza di Rocca Calascio. È situata nel Parco Nazionale del Gran Sasso e risale al basso medioevo, tra il 1200 e il 1400 forse edificata su una precedente fortificazione romana. Attorno al 1600 fu costruita la piccola chiesa di Santa Maria della Pietà, proprio di fianco al castello. Aveva una posizione strategica per il controllo delle valli circostanti ed era in comunicazione con gli altri punti di avvistamento situati sui monti vicini.

In primo piano un classico omino di pietra con la vernice del sentiero CAI

Nel 1703 un terremoto distrusse il borgo e parte del castello, che fu mano mano abbandonato. Il restauro funzionale avvenne solo negli anni ’80 dopo il successo di alcuni film in parte girati nella rocca, Ladyhawke e Il Nome della Rosa.

Le valli circostanti sono davvero un patrimonio da difendere, meravigliose. Bellissime dall’alto quanto dal basso, con i campi coltivati regolari sul terreno circondato dal bosco.

Al ritorno, al tramonto, una piccola pausa per fotografare la bellissima chiesetta di Santo Stefano adiacente al cimitero.

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