Un’estate tra i monti

Amo la Montagna fin da quando sono bambino. Amo la montagna in autunno, con i mille colori che invadono gli occhi e la mente, il profumo di ghiande, castagne e sottobosco che riempie i polmoni. Amo la montagna in inverno, con le nevi che ovattano un ambiente apparentemente immobile, in cui i raggi solari si specchiano sui fiocchi per poche ore al giorno e le piante attendono pazienti momenti migliori per tornare alla vita. Quando finalmente arrivano, in primavera, la natura esplode di nuovo, i fiori colorano le montagne, gli insetti ronzano nell’aria, le farfalle saltano di fiore in fiore […]

Una visita a Collepardo e Pozzo d’Antullo

Non succedeva da troppi mesi: per via delle restrizioni pandemiche le gite naturalistiche hanno dovuto aspettare molti mesi. Cercando una meta per approfittare delle timide riaperture, io e la mia compagna siamo incappati in un gioiellino di cui non conoscevamo l’esistenza. Parlo della cittadina di Collepardo, splendida località del frusinate situata sul versante laziale dei monti Ernici, che nasconde delle vere e proprie meraviglie naturalistiche (e non solo). La giornata purtroppo era un po’ grigia per cui la maggior parte delle fotografie sono dai toni scuri. Già la cittadina di per sé merita la visita: una cosa che mi ha […]

Tutte le foto di Un Mese a Testa in Giù (a colori)

Le parole e le fotografie sono entrambi strumenti meravigliosi ma incompleti se servono a raccontare un’esperienza: le parole possono essere dosate per tentare di restituire un’immagine, ma non potranno mai sostituire un’immagine vera e propria. Le fotografie immortalano un’istante nel tempo all’interno di un’inquadratura scelta, ma per quanto possano essere belle o evocative, gli manca quella libertà espressiva e narrativa che un testo scritto può dare. È dalla combinazione tra letteratura e immagine che si può ricavare un quadro più completo della realtà: per questo in Un Mese a Testa in Giù – Racconto di un viaggio in Cile e […]

Alla Mola di Magliano

Il vento sul volto, l’aria che odora di primavera, i passi attufati degli scarponi sul terreno riarso. Il frinìo delle cicale e l’urlo del rapace nel cielo. Una ghiandaia gracida sugli alberi in lontananza. Il vento sposta le nuvole con veemenza, carezza le spighe e liscia l’acqua del torrente. Se c’è una cosa che mi è mancata in questi mesi di quarantena è proprio la possibilità di camminare per prati e per boschi. Appena ho potuto e il tempo è stato clemente, non ci ho pensato due volte. Ho scelto un itinerario su un libricino di passeggiate nei dintorni di […]

Rocca Calascio

Eravamo nei pressi di Barisciano, sulla strada per arrivare a Santo Stefano di Sessanio (il nostro punto di partenza per arrivare alla Rocca), sul rettilineo della strada statale 17. Ci siamo fermati per uno scatto a questa piccola cappella. Non era di particolare bellezza l’edificio in sé, ma la luce da cui era colpito meritava una sosta. La vera emozione è stata però quando, girandoci, abbiamo visto, silenziosissimi, ben cinque cervi al trotto. Hanno attraversato la statale e poi si sono diretti placidamente verso il bosco. Non un suono, non un colpo delle zampe sull’asfalto: erano completamente muti. Sono riuscito […]

L’inverno a San Pietro

1 gennaio 2020, sono stato a passeggiare per il centro, tra Piazza Venezia e San Pietro. Raramente vado al centro, e ancor più raramente in inverno, ma devo dire che ne è valsa la pena.

Il cratere del Sirente

Domenica sono stato ai piedi del Monte Sirente, in Abruzzo, dove negli ominimi prati si trova un piccolo laghetto circolare. Nelle sue acque si specchiano i monti ed il cielo azzurro tra i sedimenti che galleggiano, si abbeverano le mucche e nuotano tranquille le folaghe. Se lo cercate su internet lo troverete come “Cratere del Sirente”, perché in passato se ne propose l’origine meteoritica. La sua forma è quasi circolare, i suoi bordi rialzati e le piccole buche sparse sui prati potrebbero essere stati originate dagli altri frammenti della stessa roccia. Questa è l’interpretazione proposta da James Örmo nel 2002 […]

Nubi lenticolari

Una nube lenticolare, una delle principali colpevoli di avvistamenti di UFO. La loro origine è legata alla formazione delle cosiddette onde orografiche. Sono onde atmosferiche che si formano nel momento in cui un flusso d’aria viene improvvisamente spostato in direzione verticale, ad esempio a causa dello scontro con le montagne. L’aria segue il profilo della montagna, sale in quota, si raffredda e riscende una volta superata la cima, continuando ad oscillare fino a esaurimento dell’energia verticale. Nei punti più in alto dell’oscillazione, se si raggiunge la giusta combinazione di temperatura e pressione, si possono formare le nubi lenticolari. 📷 Nikon […]

Dolichomitus imperator

Dolichomitus imperator (o Rhyssa persuasoria? 🤔). Tranquilli, quell’affare non serve a pungere, ma solo a depositare le uova all’interno o vicino alle larve degli organismi che si nutrono di legno (xilofagi). L’ovopositore viene utilizzato come fosse un ago per bucare il legno nei punti in cui si trovano possibili prede. Le uova vengono deposte tra gli organismi ospiti e, una volta schiuse, le larve di questo insetto se ne nutrono fino a maturazione. Nikon D40 @ Monte Cimitella, Terni.

Vetrate artistiche

Il vetro colorato è ampiamente utilizzato per la produzione di vetrate artistiche fin dal medioevo, ma probabilmente anche da molto prima. La tecnica generalmente consiste nell’inserire ossidi o altri composti di metalli all’interno del fuso del vetro così da ottenere la colorazione desiderata. Ad esempio l’ossido di cobalto produce il colore blu, l’ossido di selenio, l’oro o il rame producono il rosso, il solfato di cadmio il giallo. Altri composti, come il diossido di manganese, servono invece a decolorare il vetro, rimuovendone eventuali impurità. Usando il piombo fuso i frammenti di vetro colorato vengono poi inseriti all’interno della struttura della […]